23 Ottobre 2025
Pro soluto e pro solvendo: guida completa per le imprese
La gestione dei crediti commerciali è una delle sfide più importanti per le imprese italiane. Avere liquidità per sostenere le attività correnti, senza però compromettere l’equilibrio finanziario, è essenziale per crescere in modo sostenibile.
In questo contesto, il factoring rappresenta uno strumento strategico, poiché consente di ottenere liquidità immediata attraverso la cessione dei crediti. Tuttavia, esistono due modalità principali di gestione del rischio di insolvenza: pro soluto e pro solvendo.
In questa guida completa ti accompagneremo alla scoperta del mondo del factoring e delle due principali modalità di gestione dei crediti: pro soluto e pro solvendo. Partiremo spiegando cos’è il factoring e come funziona, per poi approfondire le definizioni delle due formule e le loro differenze chiave, soprattutto per quanto riguarda la gestione del rischio di insolvenza e le responsabilità dell’impresa.
Analizzeremo i vantaggi di entrambe le soluzioni, aiutandoti a capire quando conviene scegliere il pro soluto e quando, invece, il pro solvendo. Infine, ti presenteremo alcuni dati di mercato aggiornati che mostrano come le aziende italiane utilizzano questi strumenti e ti illustreremo come Banca CF+ può supportare la tua impresa con soluzioni di factoring personalizzate.
Cos’è il factoring e perché è utile alle imprese
Il factoring è un’operazione finanziaria che consente a un’impresa di cedere i propri crediti commerciali a un factor, generalmente una banca o una società specializzata, in cambio di liquidità immediata.
Questo strumento è particolarmente utile per:
- Sostenere il capitale circolante senza ricorrere a ulteriore indebitamento;
- Gestire il rischio di insolvenza dei debitori;
- Pianificare meglio i flussi di cassa;
- Migliorare la solidità finanziaria e la capacità di investimento.
Il factoring può essere realizzato principalmente in due modalità: factoring pro soluto e factoring pro solvendo. Capire la differenza tra le due formule è fondamentale per scegliere la più adatta alla propria impresa.
Differenze tra pro soluto e pro solvendo
Come funziona il factoring pro soluto
Nel factoring pro soluto, l’impresa cede i propri crediti al factor liberandosi dal rischio di insolvenza. In caso di mancato pagamento da parte del debitore, sarà la banca o la società di factoring a sostenere la perdita.
Questa modalità garantisce maggiore sicurezza e consente di trasformare i crediti commerciali in liquidità senza preoccupazioni sulla loro riscossione.
- Leggi la nostra guida sul factoring pro soluto per scoprire tutti i vantaggi.
Come funziona il factoring pro solvendo
Nel factoring pro solvendo, invece, la cessione dei crediti non libera l’impresa dal rischio di insolvenza. Se il debitore non paga, il factor potrà rivalersi sull’azienda cedente per recuperare l’importo anticipato.
Questa formula è spesso associata a costi inferiori rispetto al pro soluto, ma richiede una maggiore capacità di gestione del rischio.
- Per maggiori approfondimenti, leggi la guida per le imprese sul Factoring pro solvendo.
Qual è la differenza tra pro soluto e pro solvendo?
La distinzione tra le due modalità si concentra sui seguenti aspetti chiave:
| Aspetto | Factoring pro soluto | Factoring pro solvendo |
| Rischio di insolvenza | A carico del factor | Resta a carico dell’impresa cedente |
| Responsabilità | L’azienda si libera dal rischio | L’azienda resta responsabile in caso di mancato pagamento |
| Costi | Generalmente più elevati | Di solito più contenuti |
| Stabilità finanziaria | Maggiore certezza nei flussi di cassa | Più rischiosa, ma potenzialmente più economica |
| Destinatari ideali | Imprese con clienti nuovi | Imprese che conoscono bene l’affidabilità dei propri clienti |
Vantaggi: pro soluto vs pro solvendo
Scegliere tra factoring pro soluto e pro solvendo significa valutare attentamente benefici e possibili criticità di entrambe le formule. Ogni soluzione, infatti, risponde a esigenze diverse e comporta impatti differenti sulla gestione finanziaria dell’impresa.
Vantaggi del factoring pro soluto
Il factoring pro soluto offre un livello di sicurezza elevato perché:
- Protegge totalmente dal rischio di insolvenza, sollevando l’impresa da eventuali mancati pagamenti.
- Garantisce maggiore stabilità nei flussi di cassa, permettendo di pianificare entrate e uscite con più precisione.
- Favorisce una migliore pianificazione finanziaria nel medio-lungo periodo.
- Contribuisce alla riduzione delle perdite su crediti, migliorando la solidità complessiva dell’azienda.
Vantaggi del factoring pro solvendo
Il factoring pro solvendo, invece, è spesso scelto per la sua maggiore convenienza economica:
- Prevede costi più contenuti rispetto al pro soluto.
- La probabilità di ottenere l’approvazione è maggiore poiché il rischio resta in capo all’impresa.
- Consente un accesso più rapido alla liquidità, risultando particolarmente utile per esigenze di cassa immediate.
Quale conviene scegliere tra pro soluto e pro solvendo?
La scelta tra pro soluto e pro solvendo dipende da diversi fattori, come il profilo di rischio dell’impresa, la tipologia di clientela e la strategia finanziaria. Ogni azienda deve valutare attentamente le proprie esigenze prima di decidere quale formula adottare.
Il factoring pro soluto è particolarmente indicato per le imprese che operano in mercati complessi o con clienti dalla solvibilità incerta. Ad esempio, un’azienda manifatturiera che produce componenti meccanici per diversi mercati internazionali potrebbe preferire il pro soluto per proteggersi dal rischio di insolvenza dei clienti esteri. In questo caso, l’obiettivo è garantire flussi di cassa stabili e ridurre al minimo le possibili perdite su crediti.
Il factoring pro solvendo, invece, può essere una scelta vantaggiosa per le imprese che hanno rapporti consolidati con clienti affidabili. Pensiamo, ad esempio, a un’azienda manifatturiera del settore tessile che lavora da anni con gli stessi distributori nazionali. In questo scenario, la probabilità di insolvenza è ridotta e l’impresa può scegliere il pro solvendo per beneficiare di costi più contenuti e accedere rapidamente alla liquidità necessaria per sostenere la produzione.
Dati di mercato: pro soluto e pro solvendo in Italia
Secondo i dati Assifact*, il mercato del factoring in Italia continua a crescere, confermandosi una leva strategica di finanziamento per le imprese. Alla fine del secondo trimestre 2025, il turnover ha raggiunto circa 140 miliardi di euro, con un incremento dello 0,72% rispetto all’anno precedente, al netto degli acquisti di crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi.
La ripartizione tra factoring pro soluto e factoring pro solvendo evidenzia come le imprese preferiscano tutelarsi dal rischio di insolvenza:
- Factoring pro soluto: copre l’83% del mercato, pari a oltre 116 miliardi di euro;
- Factoring pro solvendo: rappresenta il 17% del turnover, con circa 23,6 miliardi di euro.
Secondo i dati aggiornati a giugno 2025, sono 31.890 le imprese che ricorrono al factoring. Di queste, circa il 61% sono PMI, a conferma della crescente diffusione dello strumento anche tra le aziende di dimensioni medio-piccole.
Il settore manifatturiero risulta il più rappresentativo, confermando la centralità del factoring come soluzione di sostegno alla liquidità e alla gestione del capitale circolante.
*Fonte Assifact: Il factoring in cifre
Il supporto di Banca CF+ nel factoring
La scelta tra pro soluto e pro solvendo richiede un’attenta valutazione delle proprie esigenze finanziarie, del livello di rischio accettabile e della stabilità dei clienti.
Con Banca CF+ hai un partner affidabile che ti supporta nella gestione dei crediti commerciali, offrendo soluzioni di factoring personalizzate per liberare liquidità, ottimizzare i flussi di cassa e proteggere la tua impresa dal rischio di insolvenza.
Vuoi scoprire quale formula di factoring è più adatta alla tua azienda?
Scopri le soluzioni di factoring di Banca CF+ e scegli la strategia giusta per crescere.