18 Settembre 2025

Imposta di bollo sul conto deposito: tutto quello che devi sapere

Il conto deposito rappresenta una delle soluzioni di risparmio più sicure e convenienti per gli italiani, grazie alla sua capacità di garantire rendimenti superiori rispetto ai tradizionali conti correnti. Tuttavia, uno degli aspetti che può generare confusione è l’imposta di bollo sul conto deposito. In questo articolo, analizziamo in dettaglio cosa sia questa imposta, come viene calcolata in caso di rapporti intrattenuti da persone fisiche e quali siano le differenze con i conti correnti.

Il presente articolo ha carattere meramente divulgativo utile ad un inquadramento generale del tema. Le modalità tecniche di applicazione dell’imposta di bollo al contratto di deposito andranno verificate con l’istituto emittente sulla base delle specificità del contratto / rapporto.

 

Cos’è un conto deposito e come funziona

Prima di addentrarci nel dettaglio dell’imposta di bollo sul conto deposito, è utile comprendere cos’è un conto deposito e quali siano le sue principali caratteristiche. Si tratta di uno strumento di risparmio che consente di depositare una somma di denaro presso un istituto bancario con l’obiettivo di ottenere un rendimento predefinito. A differenza del conto corrente, il conto deposito non è pensato per gestire le operazioni quotidiane – come bonifici, pagamenti o prelievi frequenti – ma viene utilizzato esclusivamente per far fruttare i propri risparmi in modo semplice e sicuro.

Esistono principalmente due tipologie di conto deposito:

  • Conto deposito libero → permette di prelevare le somme depositate in qualsiasi momento, offrendo maggiore flessibilità ma generalmente tassi di interesse più contenuti.
  • Conto deposito vincolato → prevede che il capitale rimanga depositato per un periodo di tempo prestabilito, in cambio di rendimenti più elevati.

In entrambi i casi, i depositi sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100.000 euro per depositante e per banca, offrendo così un elevato livello di sicurezza. Questa combinazione di tutela del capitale e possibilità di ottenere interessi più competitivi rende il conto deposito una soluzione particolarmente interessante per chi desidera ottimizzare la gestione dei propri risparmi.

 

Cos’è l’imposta di bollo e come si applica ai conti deposito

L’imposta di bollo è un tributo indiretto disciplinato dal D.P.R. n. 642/1972 applicabile, tra gli altri, agli estratti conto relativi ai rapporti di conto deposito.

Imposta di bollo sui conti deposito

Nel caso dei conti deposito aperti da persone fisiche, l’imposta di bollo è proporzionale e si applica in misura pari allo 0,2% (aliquota attualmente in vigore) del saldo del conto di deposito al termine del periodo di rendicontazione, la cui periodicità è almeno annuale.

Come si calcola l’imposta di bollo sul conto deposito?

Vediamo alcuni esempi pratici per il calcolo dell’imposta di bollo.

Esempio 1 – il conto deposito è stato attivo tutto l’anno

  • Saldo complessivo al 31/12: €10.000
  • Periodicità rendicontazione: annuale
  • Durata: 365 giorni
  • Aliquota: 0,20% annuo
  • Calcolo: €10.000 × 0,20% × 365 / 365 = €20

Esempio 2 – il conto deposito è stato aperto nel corso dell’anno

  • Saldo complessivo al 31/12: €10.000
  • Data apertura: 26/05
  • Periodicità rendicontazione: annuale
  • Giorni di calcolo: 219 giorni
  • Calcolo: €10.000 × 0,20% × 219 / 365 = €12

Nel secondo caso, poiché il conto è stato aperto durante l’anno, l’imposta viene riproporzionata in base ai giorni di effettiva durata del conto, partendo dalla data di apertura.

 

Frequenza di pagamento dell’imposta di bollo

In genere, l’imposta di bollo viene addebitata dalla banca direttamente sul conto deposito, solitamente nel mese successivo al termine del periodo di rendicontazione. Ad esempio, nel caso di conti con rendicontazione annuale, il bollo viene addebitato nei mesi di gennaio/febbraio dell’anno successivo. Il pagamento avviene automaticamente, quindi non è necessario intraprendere alcuna azione da parte del titolare del conto.

 

Differenza tra imposta di bollo sul conto deposito e conto corrente: cosa cambia?

L’imposta di bollo, oltre ad essere applicata ai conti deposito, si applica anche ai conti correnti, ma con modalità differenti.

Per i conti correnti intestati a persone fisiche, l’imposta è fissa e pari attualmente a 34,20 euro annua, ma solo se la giacenza media supera i 5.000 euro.

Capire le differenze tra conto deposito e conto corrente aiuta a fare scelte più consapevoli in termini di gestione del risparmio e ottimizzazione fiscale.

 

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