4 Luglio 2025
Factoring pro soluto: come funziona e perché conviene alle PMI
Nel panorama delle soluzioni finanziarie per le imprese, il factoring pro soluto rappresenta una delle formule più efficaci per migliorare la gestione del capitale circolante e tutelarsi dal rischio di insolvenza. In un contesto economico caratterizzato da incertezze e ritardi nei pagamenti, molte PMI italiane si trovano nella necessità di anticipare i propri crediti senza dover sostenere direttamente il rischio di mancato incasso.
Il factoring pro soluto, o non-recourse factoring, consente proprio questo: ottenere liquidità immediata cedendo i crediti commerciali a un intermediario specializzato che si assume totalmente il rischio di insolvenza del debitore ceduto.
In questo articolo vedremo in dettaglio come funziona il factoring pro soluto, le sue differenze rispetto al pro solvendo, i principali vantaggi per le PMI e alcuni esempi nella pratica aziendale.
Cos’è il factoring pro soluto
È un contratto in cui un’impresa (cedente) trasferisce i propri crediti commerciali a un factor (cessionario), che anticipa l’importo delle fatture e si assume interamente il rischio di insolvenza del debitore. Ciò significa che, in caso di mancato pagamento da parte del debitore, non sarà l’azienda cedente a dover rimborsare il factor: la perdita sarà a carico dell’intermediario finanziario.
A differenza del factoring pro solvendo, in cui il rischio di mancato pagamento rimane in capo all’impresa cedente, nella formula pro soluto il factor si fa carico del rischio. Questo rappresenta un vantaggio strategico importante, soprattutto per le imprese che operano in settori ad alta rischiosità o con clienti pubblici o privati meno affidabili.
Come funziona il factoring pro soluto
Il processo di cessione dei crediti con formula pro soluto avviene generalmente in queste fasi:
- Valutazione dei debitori da parte del factor: viene analizzata la solvibilità dei clienti dell’impresa cedente.
- Sottoscrizione del contratto di factoring con clausola pro soluto.
- Cessione delle fatture emesse verso i clienti, che vengono comunicate al factor.
- Anticipo della liquidità, in genere tra il 70% e il 90% del valore nominale del credito.
- Gestione del credito e incasso da parte del factor.
L’impresa beneficia immediatamente della liquidità e può contare su una maggiore stabilità finanziaria, senza doversi occupare direttamente del recupero crediti.
Differenze tra factoring pro soluto e pro solvendo
Molte imprese si chiedono quali siano le differenze tra pro soluto e pro solvendo.
Di seguito quelle principali:
Aspetto | Factoring pro soluto | Factoring pro solvendo |
Rischio insolvenza | A carico del factor | A carico dell’impresa cedente |
Garanzie richieste | Poche o nessuna | Spesso richieste |
Costo | Generalmente più alto | Più contenuto |
Destinatari ideali | Imprese con clienti nuovi | Imprese con clienti storici e affidabili |
La scelta tra le due formule dipende dal profilo di rischio dell’azienda, dalla solidità della clientela e dalla necessità di proteggere i flussi di cassa.
Per una visione completa delle principali tipologie di factoring, ti invitiamo a leggere la guida completa per le PMI.
Vantaggi del factoring pro soluto per le PMI
Per le piccole e medie imprese, il factoring pro soluto rappresenta una leva strategica non solo per ottimizzare la gestione finanziaria, ma anche per mitigare i rischi legati alla concessione di credito commerciale.
Di seguito, i principali benefici operativi e finanziari:
- Eliminazione del rischio di credito
Nel factoring pro soluto, il rischio di insolvenza del debitore viene trasferito integralmente al factor. Questo consente all’impresa cedente di proteggersi da eventuali mancati pagamenti, con impatti positivi sul bilancio e sulla stabilità patrimoniale. La certezza dell’incasso, indipendentemente dall’esito del pagamento da parte del debitore, rafforza la pianificazione finanziaria. - Accesso immediato a liquidità
La cessione dei crediti consente di anticipare i flussi finanziari derivanti da fatture ancora non incassate. Questo meccanismo libera risorse che possono essere impiegate per finanziare la crescita, sostenere investimenti produttivi, gestire picchi di operatività o far fronte a imprevisti. Il miglioramento della liquidità è immediato e non richiede garanzie reali. - Semplificazione dei processi amministrativi e contabili
Il servizio include spesso anche la gestione del ciclo attivo, dalla notifica della cessione al monitoraggio dei pagamenti, fino al recupero dei crediti insoluti. In questo modo, l’impresa può esternalizzare una parte onerosa della gestione amministrativa, riducendo i costi interni e focalizzandosi sul core business. - Ottimizzazione del capitale circolante
La cessione dei crediti commerciali a titolo definitivo contribuisce a ridurre il ciclo operativo e il fabbisogno di capitale circolante netto (CCN). Questo impatto positivo sulla struttura finanziaria migliora anche gli indicatori di bilancio, con effetti favorevoli sull’accesso al credito bancario e sul rating. - Rafforzamento del potere negoziale con i clienti
Con una posizione di cassa più solida e un rischio creditizio esternalizzato, l’impresa può offrire dilazioni di pagamento più vantaggiose ai propri clienti, migliorando la competitività commerciale. Allo stesso tempo, non subisce contraccolpi in termini di liquidità, grazie all’anticipo garantito dal factor.
Esempi di factoring pro soluto
Vediamo alcuni esempi di factoring pro soluto applicato a diversi settori:
· Azienda metalmeccanica B2B: una PMI con bilancio solido, attiva da oltre tre anni nella produzione di componenti industriali, cede fatture verso una multiutility nazionale tramite factoring pro soluto. In questo modo, ottiene liquidità immediata e si tutela dal rischio di ritardi nei pagamenti, senza appesantire la struttura finanziaria.
· Impresa ICT con clienti corporate: una società informatica ben strutturata, con clienti tra le grandi aziende del settore energia e telecomunicazioni, utilizza il factoring pro soluto per accelerare l’incasso dei crediti e demandare la valutazione del rischio di credito al factor, liberando risorse da reinvestire in innovazione.
· Azienda agroalimentare con GDO: una PMI attiva nel settore agroalimentare, con clienti tra le principali catene della grande distribuzione, sfrutta il factoring pro soluto per gestire in modo più efficiente il capitale circolante e tutelarsi da eventuali insoluti o ritardi nei pagamenti da parte della clientela.
Quando scegliere il factoring pro soluto
Il factoring pro soluto è particolarmente indicato per:
- Imprese che lavorano con clienti nuovi.
- PMI che vogliono esternalizzare il rischio credito.
- Aziende che cercano soluzioni finanziarie veloci e flessibili.
- Realtà che vogliono migliorare il rating creditizio bancario.
Questa soluzione può essere combinata anche con strumenti digitali, attraverso piattaforme fintech che digitalizzano il processo di cessione crediti.
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Il factoring pro soluto rappresenta una soluzione efficace per migliorare la liquidità aziendale, proteggersi dal rischio d’insolvenza e ottimizzare la gestione dei crediti commerciali. È particolarmente vantaggioso per le PMI che operano in settori soggetti a ritardi nei pagamenti o che desiderano stabilizzare i propri flussi di cassa.
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